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Elezioni provinciali: breve verbale dell'incontro tra PD, Rifondazione, Sinistra democratica, Comunisti italiani  Marzo 2009   Torna alle categorie

Breve verbale dell’incontro tra PD, Rifondazione, Sinistra democratica, Comunisti italiani

Breve verbale dell’incontro tra PD, Rifondazione, Sinistra democratica, Comunisti italiani

Cuneo, giovedì 5 marzo 2009. Sede del Comitato elettorale PD, via Roma 56.

 

Presenti:

Partito Democratico: Giacomo Taricco, Massimo Scavino

Comunisti Italiani: Beppe Sasia

Sinistra democratica: Livio Berardo, ?

Rifondazione: Ivan Digiambattista, Fabio Panero, Nicola Mattei, Sergio Dalmasso, ?

 

Ivan: l’incontro è stato da noi chiesto da tempo. Rifondazione avrà altri incontri a giorni con altre forze politiche; lo scopo è di verificare elementi di programma e possibili convergenze. Richiama il precedente incontro con Taricco (29 dicembre)

Taricco: la destra è in vantaggio, ma la partita è giocabile per i risultati positivi del lavoro come assessore regionale, per la debolezza della candidata leghista, per la presenza al primo turno dell’UDC. In questo scenario è opportuno che liste caratterizzate da falce e martello siano autonome la primo turno. Il PD ha strategia lontana dalla Rifondazione di Ferrero. La gente percepisce queste differenze e ciò rende impossibile ogni accordo al primo turno che creerebbe confusione. Si dichiara d’accordo con il 75%- 80% di quanto dice Vendola, ma mai con Ferrero. Al secondo turno sarà possibile scegliere le affinità maggiori.

Scavino: Rifondazione ha scelto l’identità comunista, del tutto lontana dal progetto del PD. Ognuno attinga al proprio serbatoio. Per il secondo turno sarà possibile un accordo programmatico su temi.

Sasia: questo è contraddittorio, governiamo insieme in regione e Taricco è assessore.

Taricco: il disaccordo è a livello nazionale. Con la realtà locale sarei lieto di andare ad un accordo. Con me correranno liste civiche (amministratori, cattolici-sociali)

Digiambattista: prendiamo atto della scelta del PD. Noi abbiamo elaborato elementi di programma e lavoreremo su questi.

Berardo: a livello nazionale esistono progetti diversi. Il PD elaborerà il proprio in un prossimo congresso. A noi, in questa sede, interessa la dimensione locale (comuni e province). Propone la lista Sinistra per Cuneo per la provincia, in alleanza al PD.

Taricco: lista civica regionale, Italia dei valori e socialisti al 70% andranno per proprio conto al primo turno. E’ possibile l’alleanza con noi su punti di convergenza. Non sottovalutiamo la crescita della Lega che sta raccogliendo l’adesione di molti amministratori. Non possiamo ripetere localmente le divisioni nel governo Prodi che sono state devastanti.

Dalmasso: è ridicolo addebitarci le contraddizioni di un governo che non ha risposto alle richieste più elementari, come è sbagliato accusarci di essere identitari o di pensare che la sconfitta del 2008 dipenda solamente dal simbolo. Tutti siamo preoccupati per la crescita della destra e per la deriva autoritaria e antidemocratica che l’Italia vive. Preoccupa soprattutto la deriva nei settori operai e popolari. E’ troppo comodo addebitare a noi tutte le sconfitte che invece derivano dalle contraddizioni del PD: gli scandali in Abruzzo e Campania, la caduta di Soru in Sardegna (impallinato dal suo partito), l’aver regalato Roma ai fascisti tre anni prima del tempo. Per non parlare delle menzogne scientemente veicolate da Veltroni nell’ultima campagna elettorale.Noi dobbiamo tentare la ricostruzione di una formazione comunista, ma anche la costruzione di un fronte democratico/sociale contro la destra. Ricorda la contraddizione dell’attegiamento del PD che parla di unità a sinistra e pone problemi non di contenuti.

Berardo: ripropone la costruzione della lista Sinistra per Cuneo. In questo caso i candidati di Rifondazione sarebbero accettati?

Taricco: Certamente!

Sasia: Questo è offensivo!

Panero: già lo scorso anno il “divorzio consensuale” non ha portato vantaggi. Noi saremo presenti con una lista comunista che speriamo aperta all’esterno. Valuteremo come muoverci nelle amministrazioni di cui facciamo parte.